«Non mi lasciavano servire, quindi mi ha irritato», le spiegazioni di Djokovic sulla sua rabbia verso il pubblico degli US Open
Durante i suoi quarti di finale vinti contro Taylor Fritz, Novak Djokovic è stato preso di mira dal pubblico del campo Arthur Ashe.
Infastidito dai rumori provocati dalla folla venuta a incoraggiare il suo avversario, l’ex numero 1 mondiale si è lamentato con l’arbitro della sedia nel terzo set. È tornato su quel momento in dichiarazioni riportate da Sportklub:
«Rimproveravo all’arbitro della sedia di lasciar passare troppe cose. A un certo punto, era tra ogni servizio: incoraggiamenti, applausi, interruzioni… Non mi lasciavano servire. Quindi mi ha irritato. Certo, mi aspettavo che la gente fosse dalla sua parte, è un americano e il miglior giocatore del paese, ma penso che in certi momenti abbiano superato i limiti.
Ecco perché ho chiesto all’arbitro se avrebbe detto qualcosa di concreto o solo ‘Grazie, non fatelo’. Quando ha reagito, le cose sono cambiate. Non mettiamo pressione sugli arbitri per nostro piacere, ma in quei momenti l’arbitro della sedia deve riconoscere che il limite del rispetto è stato superato, intervenire e dirlo.
Dopo ciò, l’energia dello stadio è cambiata immediatamente. La gente non ha più incoraggiato quando non doveva e penso che da lì in poi sia stato meglio per entrambi i giocatori.»
Djokovic, Novak
Fritz, Taylor