Perché Pechino è uno dei tornei più lenti del circuito ATP?
Mentre spesso si associano i tornei asiatici a condizioni veloci e offensive, il torneo ATP 500 di Pechino si distingue completamente. Secondo i dati di Tennis Résumé, solo Indian Wells e Los Cabos mostrano una velocità di superficie più lenta rispetto a quella della capitale cinese.
I giocatori lo percepiscono fin dai primi scambi. «L'ho sentito dal primo allenamento», confida Carlos Alcaraz. «In solo 1 o 2 partite, la palla diventa diversa da quelle nuove. È un gioco un po' diverso, e ci si deve abituare.»
E questa differenza cambia tutto. Gli scambi diventano più lunghi, più fisici, più strategici. Il pubblico ci vede spettacolo. I giocatori, invece, faticano a trovare i loro punti di riferimento.
«Le palle diventano enormi, dopo due partite è quasi impossibile colpire un colpo vincente a meno di avere una mano molto, molto veloce, come Sinner, Alcaraz, o forse Grigor Dimitrov», aggiunge Medvedev.
Al centro di questa anomalia, le palle utilizzate: le Head Tour XT. Conosciute per la loro velocità... in condizioni classiche. Ma qui, a Pechino, si gonfiano fin dai primi minuti di gioco come sottolinea l'account X: «@tennismasterr».
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