Ferrara, ex preparatore fisico di Sinner, scarica la responsabilità su Naldi, il fisioterapista
Umberto Ferrara, ex preparatore fisico di Jannik Sinner, ha parlato della vicenda del doping che ha coinvolto Jannik Sinner.
L’italiano, sospeso per tre mesi per negligenza, aveva ringraziato Ferrara quando la vicenda è diventata pubblica.
Il preparatore fisico si difende e accusa Giacomo Naldi, il fisioterapista: «Lo uso (lo spray incriminato) da anni, su prescrizione di uno specialista, come trattamento di supporto per una malattia cronica.
Ero perfettamente consapevole del divieto e l’ho sempre conservato con la massima cautela, nella mia trousse da toilette personale.
Non ho dato nulla a Naldi. Gli ho suggerito di usarlo perché aveva un taglio al dito che non guariva e che gli complicava il lavoro.
Ho spiegato chiaramente a Naldi la natura del prodotto e la necessità di non metterlo mai a contatto con Jannik.
In effetti, ne ho autorizzato l’uso solo nel mio bagno personale. Naldi non ha negato di esserne stato informato, ma ha affermato di non ricordarsene.
Sentendo parlare di clostebol, il collegamento con la trofodermina è stato immediato. In poche ore, abbiamo ricostruito i passaggi che hanno portato alla contaminazione di Jannik e ho fornito la prova dell’acquisto dello spray in una farmacia di Bologna.
Col senno di poi, è facile dire che non rifarei la stessa cosa. Di certo non mi fiderei del comportamento degli altri.
Sono rimasto ferito dalla superficialità, a volte aggravata dalla malafede, con cui molti hanno trattato la mia posizione in questa vicenda.
Nonostante i suoi 23 anni, Sinner ha dimostrato una maturità straordinaria di fronte alla situazione, rafforzata, secondo me, dalla convinzione di avere ragione.
Possiede un’etica del lavoro e una dedizione eccezionali, che lo spingono a superarsi sempre.
Lavorare con Jannik è arricchente e stimolante. L’ultima volta che ci siamo visti è stato a Doha e ci siamo salutati.
Sono rimasto molto addolorato dalla fine del nostro rapporto, ma ero consapevole che poteva essere uno degli epiloghi possibili.»