Una presenza che fa stridere i denti: perché la partecipazione di Paolini alle WTA Finals fa discutere

Jasmine Paolini si è guadagnata il diritto di disputare le WTA Finals, nonostante una regola della WTA che avrebbe potuto costarle il posto a Riad nei prossimi giorni.

Paolini ha confermato la sua stagione 2024. Doppia finalista in un Grande Slam (Roland Garros e Wimbledon), l'italiana ha vinto il WTA 1000 di Roma in casa e ha anche conquistato la BJK Cup, guidando il suo paese alla vittoria contro Cina, Ucraina e Stati Uniti. Ottava nella Race, la tennista di 29 anni si è qualificata all'ultimo momento per le WTA Finals di Riad, e per la seconda stagione consecutiva.

Durante il tour asiatico, l'ottava del mondo ha assicurato il suo posto al Masters grazie a una semifinale nel torneo WTA 500 di Ningbo. Mentre era in competizione con Elena Rybakina e Mirra Andreeva per ottenere uno degli ultimi due posti rimanenti per le WTA Finals, l'italiana, sicura di partecipare a questo prestigioso torneo, si era infine ritirata dal WTA 500 di Tokyo.

Tuttavia, Paolini, che affronterà Aryna Sabalenka, Coco Gauff e Jessica Pegula a partire da sabato nella capitale saudita, avrebbe potuto benissimo non partecipare al torneo a causa di un punto regolamentare molto specifico stabilito dalla WTA. L'ente obbliga infatti le giocatrici a disputare un minimo di sei tornei appartenenti alla categoria WTA 500 durante la stagione.

Paolini ha così disputato i tornei WTA 500 di Stoccarda, Berlino, Bad Homburg e Ningbo, ovvero solo quattro tornei invece di sei. Ma la WTA le ha anche concesso la partecipazione al WTA 500 di Adelaide all'inizio della stagione. Sebbene inizialmente iscritta per disputare il torneo australiano, l'italiana aveva infine dato forfait 48 ore prima dell'inizio del torneo.

Secondo il regolamento ufficiale, se una giocatrice si presenta sul sito del torneo di un WTA 500 e si ritira dal torneo per "ragioni mediche" avendo partecipato alle attività promozionali obbligatorie dell'evento in questione (conferenze stampa in particolare), la WTA conta la partecipazione della giocatrice in questione al torneo anche se non vi ha effettivamente giocato.

Paolini non ha ricevuto punti di penalità grazie alla situazione del torneo di Adelaide, il che le ha permesso di assicurarsi il posto con solo sei piccoli punti di vantaggio su Mirra Andreeva. La russa, invece, doveva inizialmente partecipare al torneo WTA 500 di Tokyo, ma non ha potuto difendere le sue chances a causa di un problema di visto.

Quanto a Paolini, dopo la sua sconfitta a Ningbo, ha quindi annullato la sua partecipazione nella capitale giapponese, poiché aveva appreso della sua qualificazione per le WTA Finals 2025 dopo la sua semifinale nel torneo cinese.

Se la WTA avesse deciso di non contare la partecipazione di Paolini ad Adelaide in gennaio, quest'ultima non avrebbe preso i punti per la partecipazione e avrebbe avuto dieci punti in meno nella Race.

Una classifica che avrebbe quindi permesso ad Andreeva di partecipare alle WTA Finals per la prima volta in carriera. La giocatrice di 18 anni, già nella top 5 mondiale, ha vinto i suoi primi due WTA 1000 a Dubai e a Indian Wells all'inizio della stagione.