Sinner, un vincitore davvero sollevato: "È difficile credere che sia stato solo un secondo turno".
Jannik Sinner si è preso un bello spavento al secondo turno di Wimbledon. Di fronte al connazionale, rientrante ed ex finalista di Wimbledon Matteo Berrettini, il numero 1 del mondo ha dovuto faticare non poco per superare il turno (7-6, 7-6, 2-6, 7-6 in 3 ore e 46 minuti).
Berrettini è stato impressionante (66 vincenti, 28 ace, 72% di prime battute), ma Sinner ha mostrato un'incredibile compostezza nei tie-break.
Ora che incontrerà Miomir Kecmanovic al terzo turno, il transalpino ha riflettuto ancora una volta su questo duello fratricida in conferenza stampa. Chiaramente molto sollevato per il risultato ottenuto, ha confessato di essere stato costretto a giocare a un livello molto alto fin dal secondo incontro del torneo: "Ci aspettavamo entrambi un livello molto alto, anche prima della partita. Lui serve molto bene, usa molto bene lo slice, si muove bene su questa superficie, il suo dritto è molto pesante. Sapevo che era un match in cui dovevo alzare il mio livello di gioco e fortunatamente ci sono riuscito.
Ovviamente, visto l'andamento della partita, il punteggio e tutto il resto, è difficile dire che si sia trattato di un match di secondo turno. Sembrava una semifinale.
Purtroppo non possiamo controllare i sorteggi. È bello vedere Matteo giocare a questo livello, spero che d'ora in poi lo vedremo con molti meno infortuni, gli auguro il meglio".
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