Roddick spiega l'assenza dei Masters 1000 sull'erba: «Alla fine dei tornei i campi sono distrutti»
La stagione sulla terra rossa è appena iniziata e conta ben tre Masters 1000 (Monte-Carlo, Madrid e Roma), il tutto fino a Roland-Garros. Poi arriva il periodo sull'erba con il Queen's e Halle (ATP 500), e infine Wimbledon.
Nonostante un Grande Slam storico su questa superficie (1° Wimbledon nel 1877), il circuito ATP non ha nessun Masters 1000 sull'erba.
Nel podcast «Served with Andy Roddick», l'ex campione americano ha dato la sua spiegazione:
«La ragione per cui non c'è un Masters 1000 su un campo in erba, che avrei fortemente voluto ai miei tempi, è presto detta.
I campi alla fine di Wimbledon sono distrutti, c'è usura e deterioramento. Per esempio, non puoi allenare un giocatore in quelle condizioni alla fine delle fasi finali.
Inoltre, c'è sempre stata una carenza di campi. Ricordo che Roger Federer, quando puntava alla sua sesta vittoria a Wimbledon, poteva allenarsi esattamente 45 minuti al giorno sui campi esterni del torneo.
Sull'erba, la situazione è molto diversa rispetto agli altri Slam dal punto di vista dell'allenamento. Solo Wimbledon può offrire campi di allenamento, spogliatoi, parcheggio e ospitalità.»