Raonic ripercorre il suo percorso a Wimbledon nel 2016: «Dopo quelle due settimane, sono diventato un giocatore migliore»

Ora 34enne, Milos Raonic non è stato risparmiato dagli infortuni nella sua carriera. Il canadese, sceso oltre il top 400, è stato ospite di Tennis Channel nelle ultime ore.
L’ex numero 3 del mondo ha concesso un’intervista al media ed è stato interrogato sul suo percorso a Wimbledon nel 2016, torneo durante il quale ha raggiunto la sua unica finale in uno Slam, arrendendosi in tre set contro Andy Murray (6-4, 7-6, 7-6).
Prima di allora, aveva eliminato Pablo Carreño Busta (7-6, 6-2, 6-4), Andreas Seppi (7-6, 6-4, 6-2), Jack Sock (7-6, 6-4, 7-6), David Goffin (4-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-4), Sam Querrey (6-4, 7-5, 5-7, 6-4) e Roger Federer (6-3, 6-7, 4-6, 7-5, 6-3) per approdare in finale a Londra.
«Ho giocato contro Roger (Federer) e Andy (Murray), e direi che Andy è tanto il favorito del pubblico quanto può esserlo Roger a Wimbledon. Sono icone dello sport, giocatori che ho sempre ammirato e da cui ho tratto ispirazione.
Ogni volta che ero in palestra o negli spogliatoi, li osservavo e cercavo di replicare ciò che facevano perché erano loro a spingere i limiti.
Sono loro che danno il massimo, ma che costringono anche tutti gli altri giocatori a superarsi. Non sono riuscito a sfruttare al meglio tutti gli aspetti del mio gioco, ma so che dopo quelle due settimane, sono diventato un giocatore migliore.
Questo percorso mi ha motivato e mi ha dato l’energia e la scintilla necessarie per affrontare momenti più difficili e cercare di godermi sempre di più il circuito», ha dichiarato nelle ultime ore.