« Non metteva una palla in campo»: l’incredibile aneddoto di Mouratoglou su Rune
Nel 2022, il danese ha vissuto tre settimane fuori dal tempo, concluse da un trionfo magico a Parigi. Il suo ex coach svela i retroscena di un’impresa che sembrava impossibile.
Quasi tre anni fa, Holger Rune fece sensazione nel circuito maschile vincendo il suo primo Masters 1000 a Parigi-Bercy, battendo lungo il percorso cinque giocatori della top 10, incluso Novak Djokovic in finale.
Un percorso regale che era stato preceduto da una finale persa la settimana precedente a Basilea e anche da un titolo a Stoccolma poco prima nel mese. Su Instagram, il suo ex allenatore Patrick Mouratoglou ha condiviso un aneddoto al riguardo:
«La sua storia è incredibile. In allenamento, prima dei tornei, non mette una palla in campo. Colpisce tutte le palle piatte, a tutta potenza. Finiscono ovunque tranne che dentro il campo. E io mi dico: 'Ma che roba è questa?'.
Poi, durante la partita, gioca in modo completamente diverso e vince. Io mi dico: 'Ok. Facciamo la stessa cosa domani.' (sorride). Era il 30° del mondo nel 2022.
Viene da me e mi dice: 'Ho un ATP 250 (Stoccolma), un 500 (Basilea) e un Masters 1000 (Parigi-Bercy). Il mio obiettivo è vincere tutti e tre per qualificarmi alle Finals'.
Era in una serie di sei o nove sconfitte consecutive all’esordio e pensa che vincerà i tre tornei. Ci credeva veramente. Vince il 250, raggiunge la finale del 500 e vince il Masters 1000 battendo cinque top 10, tra cui Djokovic in finale e Alcaraz ai quarti. È appena credibile. Se crede in sé stesso…»