« Il mio corpo non è più lo stesso di prima», Djokovic parla della caduta alla fine della partita contro Cobolli

Novak Djokovic ha superato Flavio Cobolli questo mercoledì nei quarti di finale di Wimbledon. L’ex numero 1 mondiale ha perso il primo set, per poi reagire alla perfezione e imporsi dopo 3 ore e 10 minuti di gioco (6-7, 6-2, 7-5, 6-4). Ma, proprio alla fine dell’incontro, il serbo si è fatto prendere da un bel spavento.
Infatti, mentre serviva per chiudere il match, Djokovic è caduto sul campo e ha impiegato diversi secondi per riprendersi prima di concludere l’incontro pochi punti più tardi sul suo servizio.
In conferenza stampa dopo l’incidente, l’uomo con 24 titoli del Grande Slam ha parlato della caduta, sperando che non avrà un impatto negativo sul suo corpo prima della semifinale contro Jannik Sinner.
«È stata una brutta caduta. È stato strano, ma sono cose che possono succedere sull’erba. Ne ho avute alcune in passato su questa superficie. Ovviamente, il mio corpo non è più lo stesso di prima. Sentirò davvero l’effetto di questa caduta domani (giovedì).
Vedremo. Spero che nei prossimi due giorni la gravità di questa caduta non avrà conseguenze sul mio corpo e che potrò giocare la semifinale senza dolore», ha spiegato Djokovic ai media di Wimbledon dopo l’incontro.