I fan non vogliono vedere partite squilibrate tra i giocatori": il torneo di Madrid pronto a un cambiamento radicale

Nel pieno del Roland Garros, secondo Grande Slam dell'anno, altri tornei come quelli di Roma e Madrid parlano delle loro ambizioni di grandezza.
A Roma si desidera un quinto Grande Slam, come aveva espresso il direttore della federazione italiana di tennis Angelo Binaghi. A Madrid, le idee sono molto diverse e potrebbero addirittura contrastare le attuali regole del tennis.
Per il media RG, il direttore del torneo madrileno, Gerard Tsobanian, ha assicurato che il suo evento sarà probabilmente soggetto a cambiamenti:
"Perché limitarci a un Grande Slam? Vogliamo un Super Slam ('Super Chelem'). Non sarebbe solo più prize money, più punti o meno giocatori. Non credo che i tabelloni da 128 giocatori esisteranno per sempre. Non penso sia la soluzione migliore.
I fan vogliono vedere rivalità il prima possibile. Non vogliono vedere partite squilibrate tra i giocatori. Vogliamo arrivare rapidamente al weekend di un Grande Slam, dove si giocano le partite più interessanti. Tutto accelera, le persone hanno meno pazienza e meno tempo.
Ci sono molte altre cose che accadono contemporaneamente. Il tennis deve adattarsi. Dovremmo ridurre la durata delle partite. Dobbiamo creare una dinamica un po' più breve, come nel golf. Giocare 18 buche nel golf è lungo.
I giovani non hanno più quel livello di pazienza, amano gli sport più brevi e intensi. È lo stesso per il tennis. Bisogna cercare di fare in modo che le partite non siano troppo lunghe. Dobbiamo arrivare ai momenti di suspense o alla fine della partita più rapidamente."
Tsobanian ha anche menzionato la possibilità di un ritorno della famosa terra battuta blu, che aveva causato molte polemiche durante il suo unico utilizzo nel 2012:
"L'idea non è stata abbandonata. Il blu era una buona scelta, ma c'era sfortuna e una mancanza di preparazione. Il drenaggio non ha funzionato correttamente, causando problemi. La prossima volta lo prepareremo correttamente.