Halep: «Volevano assolutamente distruggere gli ultimi anni della mia carriera»
Simona Halep, precedentemente sospesa per doping per quasi un anno e mezzo, ha reagito al caso Iga Swiatek sul suo account Instagram: «Mi siedo e cerco di capire. Mi è davvero impossibile comprendere una cosa del genere.
Mi chiedo perché ci sia una tale differenza di trattamento e di giudizio. Non penso che possa esserci una risposta logica.
Non può trattarsi che di cattiva volontà da parte dell’ITIA, l’organizzazione che ha fatto di tutto per distruggermi nonostante l’evidenza.
Volevano assolutamente distruggere gli ultimi anni della mia carriera, volevano qualcosa che non avrei mai potuto immaginare di volere. Ho sempre creduto nel bene, ho creduto nell’equità di questo sport.
Ho sofferto, soffro e forse soffrirò sempre per l’ingiustizia che mi è stata fatta. Com’è possibile che, in casi identici avvenuti più o meno nello stesso momento, l’ITIA abbia approcci completamente diversi a mio discapito?
Come ho potuto accettare che la WTA e il consiglio delle giocatrici non volessero restituirmi la classifica che meritavo?!
Ho perso due anni della mia carriera, ho passato molte notti insonni, pensieri, ansia, domande senza risposta…, ma ho ottenuto giustizia.
Si è rivelato che si trattava di una contaminazione e che il passaporto biologico era una pura invenzione.
E ho vinto qualcos'altro: la mia anima è pulita! Provo delusione, tristezza, frustrazione, ma non provo rabbia, neanche oggi. [...]
Sappiamo bene che il sole sorge ogni mattina per tutti, ma è bello alzarsi trovando l’anima in pace! Ed è quello che sono. Sono felice e orgogliosa di quello che sono.