Bertolucci: «Sinner e Alcaraz rappresentano due filosofie di gioco diverse ma complementari»
Ci sono rivalità che ridefiniscono una generazione. Quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz lo è già. Paolo Bertolucci, ex campione italiano e commentatore, è tornato su questo duello in un'intervista riportata da Tennis World Italia:
«La lunga battaglia tra lui e Alcaraz, che domina oggi il tennis con un netto vantaggio sul resto del circuito, sarà con ogni probabilità il filo conduttore non solo del 2026, ma anche delle stagioni a venire.
Il duello tra questi due giovani fenomeni è già la nuova frontiera di questo sport: rappresentano due filosofie di gioco diverse ma complementari, destinate a contendersi i grandi titoli per anni.
Per quanto riguarda Torino e le previsioni che si possono fare? È semplice: Sinner ci sarà, non ci sono dubbi. Quanto ad Alcaraz, ha avuto un problema fisico a Parigi, ma sono sicuro che lo vedremo competitivo a Torino. Gli altri giocatori, sebbene pericolosi in alcune giornate, sembrano molto distanti in termini di livello.
Solo Zverev, se è in una giornata particolarmente positiva, può inquietarli, ma non è certo che possa batterli. Quando Sinner e Alcaraz sono nel tabellone, è difficile immaginare una finale diversa: sono i due grandi favoriti e lo saranno anche a Torino.»
Più che una semplice rivalità, Sinner e Alcaraz incarnano dunque due visioni del tennis moderno. Uno metodico, freddo e chirurgico. L'altro, istintivo, esplosivo e imprevedibile.
Finali ATP