« Questo ragazzo è una schiappa »: quando Steve Johnson non aveva previsto il fenomeno Jannik Sinner

Una partita anonima, una frase tagliente, e una profezia totalmente sbagliata. Nel 2019, Steve Johnson perde contro un certo Jannik Sinner e giura che quest'ultimo non andrà mai lontano.

AFP

Jules Hypolite

le 29/11/2025 à 20h29

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Johnson Sinner

Siamo al Masters 1000 di Roma del 2019. Jannik Sinner è ancora solo un ragazzino, invitato a partecipare al tabellone principale del torneo per la prima volta in carriera.

Per il suo primo match al Foro Italico, il futuro vincitore di un Grande Slam si trova di fronte Steve Johnson, lontano dall'essere un esperto di terra rossa. Sinner sfiora l'eliminazione, salvando una palla match sul 5-3 al suo servizio nel terzo set.

« Questo ragazzo è una schiappa, è scarso »

L'italiano mette poi insieme quattro giochi di fila per imporsi infine 1-6, 6-1, 7-5 in 1h51. Una sconfitta che Johnson all'epoca aveva considerato umiliante, come ha spiegato in dichiarazioni riportate da TennisUpToDate:

«Quando affronti una wild card locale o un ragazzo del posto, provi una sensazione particolare. Entro in campo e vedo questo ragazzo alto 1,90 m, di 50 chili, super magro, e penso: 'Potrebbe andarmi male. Qui devo vincere.'

Perché perdere in queste condizioni, sul campo centrale, non sarebbe bello da vedere. Nel terzo set, cerco solo di trovare il modo di vincere. Ho servito per il match, ottenuto una palla match, ma ho perso 7-5.

Dopo il match, chiamo il mio agente e gli dico: 'Questo ragazzo è una schiappa, è scarso. Smetto con il tennis.' Ma il mio team mi dice: 'Aspetta un attimo, questo ragazzo sarà incredibile.' Al che rispondo loro: 'Siete degli idioti. Questo ragazzo non andrà da nessuna parte. Vincerà una sola partita in vita sua, e sarà contro di me.'

Non immaginavo che pochi anni dopo, avrebbe vinto dei Grandi Slam, guadagnato 100 milioni all'anno e sarebbe addirittura diventato numero 1 al mondo.»