Stelle esauste ma onnipresenti, tornei sempre più lunghi ed esibizioni diventate un business a sé stante: il tennis rivela le sue contraddizioni più profonde, tra spettacolo e sopravvivenza fisica.
Mentre le federazioni faticano a reinventarsi, le accademie private catturano i talenti… ma anche le famiglie in grado di investire decine di migliaia di euro all’anno. Un sistema sempre più performante, ma anche sempre più diseguale.
Telecamere onnipresenti, giudici di linea in via d’estinzione, errori che persistono nonostante tutto: la tecnologia affascina tanto quanto divide. Il tennis, a un bivio, cerca ancora il suo equilibrio tra progresso ed emozione.
Il torneo di Auckland si preannuncia rovente: Ben Shelton condurrà la danza, ma i riflettori saranno puntati su Gaël Monfils, detentore del titolo, e Stan Wawrinka, invitati di prestigio.
In un'intervista piena di emozione, Monfils parla della stanchezza, della sua famiglia, ma anche della difficoltà di annunciare il suo ritiro a colui che lo ha sempre sostenuto: suo padre.
Spettacolo, suspense e orgoglio tricolore: la Team France ha preso il vantaggio all'Open Bourg-de-Péage grazie a un Mannarino in forma e un Halys ritrovato. Prima dell'entrata in scena della coppia Monfils–Svitolina, la tensione sale di un livello.