«Troppo ingiusto»: perché Brad Gilbert vuole modificare i sorteggi... e cosa cambierebbe per Sinner e Alcaraz
Brad Gilbert non ha mai avuto paura di infrangere le regole.
A 64 anni, l'ex allenatore di Andre Agassi, riconvertitosi in analista, ha riacceso un dibattito: il sistema di sorteggio dei tornei del Grande Slam deve cambiare.
Secondo lui, le prime due teste di serie, attualmente Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, sono troppo esposte a tabelloni squilibrati. E lo dice chiaramente:
«Le prime due teste di serie meritano un po' più di protezione», insiste Gilbert.
Perché Gilbert vuole cambiare tutto
Attualmente, il sistema dei Grandi Slam garantisce solo che le teste di serie n°1 e n°2 si incontrino solo in finale, mentre le n°3 e 4 sono distribuite casualmente nelle due metà. Ma per le n°5 a 8? È una lotteria totale.
Gilbert detesta l'idea che un numero 1 possa ritrovarsi già ai quarti di finale di fronte a un temibile numero 5, mentre il numero 2 beneficerebbe di un percorso più clemente. «Uno squilibrio che può pesare molto», afferma.
La riforma "choc" proposta da Gilbert
La sua soluzione? Scardinare la distribuzione delle teste di serie già dagli ottavi di finale. Desidera che sia predeterminato:
- La testa di serie n°1 affronterebbe la n°8 ai quarti
- La testa di serie n°2 affronterebbe la n°7
In altre parole: finito il caso, spazio a un tabellone costruito per garantire un livello di difficoltà simile tra i due favoriti del torneo.
Ma se alcuni vedono in questa idea un modo per garantire semifinali e finali di livello eccezionale, altri denunciano una forma di ingiustizia verso i giocatori classificati dal 5° all'8° posto, che perderebbero l'opportunità di un sorteggio a volte più favorevole.
Ma una cosa è certa: Gilbert riaccende i riflettori su un dibattito ricorrente: bisogna proteggere le teste di serie per lo spettacolo o preservare l'essenza imprevedibile dello sport?