Sinner e Swiatek testati positivi a causa di contaminazioni: quali differenze tra i due casi?
Jannik Sinner, testato positivo al clostebol a Miami, è ancora in attesa di un verdetto sull'appello dell'Agenzia mondiale antidoping. Ma come Iga Swiatek, testata positiva alla trimetazidina, entrambi i giocatori hanno subito parlato di una "contaminazione".
Tuttavia, la polacca ha ricevuto una sospensione, anche se solo di un mese. Sinner, invece, è stato immediatamente autorizzato a giocare.
Come spiegato dal giornalista José Moron, i due casi, sebbene presentino delle somiglianze, sono stati trattati in modo diverso a causa del tempo di risposta fornito dai due giocatori.
Sinner, dopo aver ricevuto l'annuncio del suo test positivo, ha spiegato prontamente da dove proveniva la contaminazione. Una risposta fornita lo stesso giorno che gli ha permesso di evitare una sospensione. Swiatek, da parte sua, ha impiegato più tempo per fornire una spiegazione.
La n°2 mondiale ignorava l'esistenza della trimetazidina e ha impiegato tre settimane prima di fornire una spiegazione per questo test positivo: una contaminazione della melatonina che utilizza contro il jet-lag.
Una volta dimostrata la sua innocenza, l'ITIA ha revocato la sua sospensione provvisoria. Le restano quindi solo otto giorni da scontare della sospensione di un mese che è stata pronunciata.
Tuttavia, Sinner rimane a rischio di una sospensione da uno a due anni dal tennis professionistico, poiché l'AMA ha fatto appello nel suo caso. Cosa che, per il momento, non è il caso di Swiatek.