Rune scosso dopo il suo infortunio: «È lo schiaffo di cui avevo bisogno»
Holger Rune si è confidato a lungo dopo la rottura del tendine d'Achille a Stoccolma.
Più di un mese dopo la terribile rottura del tendine d'Achille a Stoccolma, Holger Rune ha finalmente scelto di rompere il silenzio. Un infortunio di gravità estrema, che lo terrà lontano dai campi per molti mesi, forse addirittura fino alla fine del 2026. Uno stop brutale in una stagione già segnata da frustrazioni e critiche.
«Onestamente, penso che il mio infortunio sia stato uno shock per molti. Non ho mai avuto problemi alla caviglia, mai un'infiammazione, niente. Non credo nella sfortuna. Nello sport non esiste. Tutto accade per una ragione, c'è sempre una spiegazione.»
Questa spiegazione, secondo lui, si riassume in una parola: la fatica. «È un fattore che dovrebbe spaventare tutta l'industria dello sport», avverte. Ed è forse qui che l'infortunio cambia tutto.
«Per vincere i Grandi Slam, devi essere costante in tutto. La vita non è una linea retta. Forse avevo bisogno di questa tappa. Questo influenzerà la mia classifica, i miei trofei, ma forse era necessario. Forse è lo schiaffo di cui avevo bisogno per prendere il mio talento più seriamente.»
Questo infortunio, per quanto crudele, potrebbe infine diventare il momento cardine della sua giovane carriera. E i tifosi non vedono l'ora di vedere il risultato.
Stoccolma