Rafter confronta i suoi vecchi rivali Agassi e Sampras: «Andre ha portato Hollywood nel tennis, mentre Pete era più silenzioso, più riservato»

Patrick Rafter, noto per il suo gioco da serve-and-volley, ha conquistato la posizione di numero 1 al mondo per una settimana nel 1999. Ha vinto due titoli del Grande Slam, agli US Open nel 1997 e 1998, e ha raggiunto due finali a Wimbledon nel 2000 e 2001.
Per l'ATP, l'australiano ha dedicato del tempo a ripercorrere le rivalità che ha vissuto con Andre Agassi e Pete Sampras negli anni '90 e all'inizio degli anni 2000.
I due americani hanno accumulato insieme 22 titoli del Grande Slam (14 per Sampras, 8 per Agassi) tra il 1990 e il 2003:
«Agassi e Sampras facevano parte della mia generazione. Erano molto solidi al primo posto. Ho sempre provato un enorme piacere nel giocare contro Andre, perché amavo il confronto tra i nostri stili di gioco.
Io mi avvicinavo alla rete, facevo chip and charge, e lui mi rispondeva con passanti, lob e tutta la gamma di colpi possibili per battermi.
Mi ha sconfitto abbastanza spesso, ma ho vinto contro lui qualche volta (10-5 negli scontri diretti a favore di Agassi). E ci siamo affrontati nei tornei del Grande Slam e in momenti importanti, il che è sempre fantastico.
Quando giocavo contro Pete, era lo stesso tipo di giocatore come me. Ma era molto migliore di quanto lo fossi io. Pete era troppo bravo.
Andre ha dato un nuovo volto al tennis negli Stati Uniti. Aveva quella personalità sfacciata e molto aperta che ha portato Hollywood nel tennis.
Pete era più tranquillo, più riservato. Si occupava dei fatti suoi. È rimasto fedele a se stesso e credo che tutti noi lo abbiamo fatto. Non penso che si possa avere successo ed essere qualcuno di falso.»