Quando mi sono tolto le scarpe nello spogliatoio, avevo sangue dappertutto sui calzini", Djokovic ripercorre la sua rivalità con Nadal e la finale degli Australian Open 2012

Novak Djokovic ha iniziato perfettamente il suo US Open nella notte tra domenica e lunedì dominando Learner Tien (6-1, 7-6, 6-2).
Il serbo ha anche approfittato dei giorni precedenti al torneo per registrare un podcast con Jay Shetty, in cui parla di numerosi argomenti riguardanti la sua leggendaria carriera.
La sua rivalità storica con Rafael Nadal è stata uno dei temi di discussione, evocando una sfida fisica senza pari:
"Rafa Nadal è stato il mio avversario più temibile fisicamente. Abbiamo giocato la finale più lunga nella storia dei Grandi Slam in Australia. 5 ore e 53 minuti, credo proprio. Quindi 6 ore di una battaglia estenuante.
Ricordo la cerimonia dopo la partita. Stavamo ascoltando i discorsi degli sponsor e altri, ma a un certo punto, ci siamo entrambi chinati. Vedevo le sue gambe tremare, anche le mie tremavano. Qualcuno ci ha visti e ci ha portato sedie e acqua, e abbiamo finito la cerimonia così.
Ricordo che quando mi sono tolto le scarpe nello spogliatoio, avevo sangue sui calzini. Non riuscivo nemmeno a camminare.
Ho avuto battaglie incredibili contro Nadal. Sulla terra battuta, la superficie più lenta, giocare contro Nadal è stata una delle più grandi sfide mai esistite nel nostro sport. Lui era su ogni palla e anche io ero un ottimo difensore, sempre in ottima forma fisica.
Ci spingevamo a vicenda ai nostri limiti fisici e mentali. Ho molto orgoglio e soddisfazione per aver avuto questa rivalità con lui. Non abbiamo solo scritto la storia del nostro sport, ma ci siamo anche migliorati a vicenda. Abbiamo regalato così tante emozioni alle persone che ci guardavano.