« Preferisco non pubblicare nulla »: Roger Federer si confida sulla pressione invisibile dei social media
«È una relazione di amore-odio.» Per la prima volta, Roger Federer parla apertamente dell'impatto dei social media sulla sua vita personale... e sul momento più significativo della sua carriera: l'annuncio del suo ritiro.
Ha dominato i campi da tennis per due decenni. Ha sollevato 20 titoli del Grande Slam. Ha fatto piangere milioni di tifosi nel settembre 2022 durante il suo ultimo addio al tennis professionistico. Ma ciò che nessuno sapeva è che la cosa più difficile non era lasciare il campo. La cosa più difficile era pubblicare l'annuncio.
«Lo trovo difficile, a essere onesto»
In un raro momento di intimità mediatica, Roger Federer rivela il suo crescente disagio di fronte alla pressione dei social media, quel mondo digitale in cui ogni parola è scrutata, commentata... e talvolta distorta.
Una generazione sotto pressione
Oggi, Federer lo ammette: «A volte, preferisco non pensare affatto a pubblicare qualcosa. Se leggo dieci commenti e nove sono positivi, un solo commento negativo non mi farà rimettere in discussione il mio rovescio. Il problema è il bisogno costante di pubblicare. Prima, era più lento. Più semplice.
Non appena pubblichi qualcosa, tutti lo vedono, come quando ho annunciato il mio ritiro. Sono abbastanza... Non so come gestire questo.»
Quando esordiva, all'inizio degli anni 2000, il suo principale canale di comunicazione con i fan era... il suo sito ufficiale. Niente storie, niente mi piace, niente clamore. Solo tennis, risultati, e qualche notizia. Oggi, il mondo è cambiato. E Federer con esso.
Un momento che avrebbe voluto vivere diversamente, lontano dalla viralità e dalla messa in scena obbligata.