« Nel tennis c'è un codice di condotta, e lui non l'ha rispettato», Bublik sul suo rifiuto di stringere la mano a Popyrin
Il kazako si è rifiutato di stringere la mano ad Alexei Popyrin dopo il loro incontro al Rolex Paris Masters. Accusato di un gesto antisportivo, Bublik ha voluto spiegare la sua decisione, denunciando un atteggiamento «irrispettoso» dell'avversario dopo un punto alquanto fortunato.
La sequenza ha fatto il giro dei social network questo lunedì. Uscito vincitore dal suo primo turno contro Alexei Popyrin al Rolex Paris Masters, Alexander Bublik ha colpito l'opinione pubblica scegliendo di non stringere la mano al suo avversario.
La ragione era stata rapidamente individuata da alcuni media: Popyrin aveva vinto un punto avendo toccato due volte il nastro della rete e non si era successivamente scusato. Per il media russo Championat, Bublik è tornato su questo incidente:
«Se qualcuno, dopo aver toccato il nastro della rete due volte, non si scusa e festeggia come se avesse vinto qualcosa... Non vedo niente di straordinario in questo. Penso che qualsiasi persona ragionevole avrebbe fatto la stessa cosa al mio posto, o almeno, se io avessi agito allo stesso modo un giorno.
Lui può festeggiare e scusarsi dopo. Non sono il tipo a preoccuparmi di questo, ma ci si scusa per questo genere di cose. C'è un codice di condotta, una certa etichetta (del tennis). Se qualcuno non rispetta il codice, allora perché dovrei rispettare un'altra regola?»
Popyrin, Alexei
Bublik, Alexander
Parigi Bercy