L'Agenzia mondiale antidoping non farà appello per il caso di Swiatek
L'Agenzia mondiale antidoping ha dichiarato questo lunedì che non farà appello nel caso di doping di Iga Swiatek.
Il comunicato indica: « L'agenzia mondiale antidoping (AMA) conferma che, dopo un esame approfondito, non presenterà ricorso presso il Tribunale arbitrale dello sport (TAS) per il caso della tennista polacca Iga Swiatek, che è risultata positiva alla trimetazidina (TMZ), una sostanza vietata, nell'agosto 2024.
Il 28 novembre, l'Agenzia internazionale per l'integrità del tennis (ITIA), l'organismo indipendente che attua i programmi antidoping per conto della Federazione internazionale di tennis, ha annunciato che la signora Swiatek aveva accettato un periodo di sospensione di un mese dopo che l'ITIA aveva determinato che il suo test positivo alla TMZ era stato causato da un prodotto di melatonina contaminata, regolamentato come un farmaco in Polonia, che proveniva da una farmacia rinomata di quel paese.
L'AMA ha effettuato un esame completo del dossier relativo alla decisione dell'ITIA, che ha ricevuto il 29 novembre.
Gli esperti scientifici dell'AMA hanno confermato che lo scenario specifico della melatonina contaminata, come presentato dalla sportiva e accettato dall'ITIA, è plausibile e che non ci sarebbe alcuna ragione scientifica per contestarlo al TAS.
Inoltre, l'AMA ha richiesto il parere di un consulente legale esterno, che ha stimato che la spiegazione della contaminazione fornita dalla sportiva era ben supportata, che la decisione dell'ITIA era conforme al Codice mondiale antidoping, e che non c'era alcuna base ragionevole per fare appello del caso davanti al TAS. »