Il sfogo del capitano della Romania in BJK Cup: «Alcune giocatrici vengono in nazionale solo quando il contesto è loro favorevole»

Nei prossimi giorni, spazio alle qualificazioni della BJK Cup 2025. Nel gruppo principale, diciotto nazioni divise in gironi da tre squadre si contenderanno un posto nel Final 8.
Nel gruppo A, la Romania si recherà a Tokyo e affronterà il Giappone e il Canada. Horia Tecau, capitano della squadra rumena di BJK Cup ed ex giocatore professionista tra il 2003 e il 2021, ha voluto però lanciare un messaggio ad alcune delle sue giocatrici durante una conferenza stampa.
Per questi due incontri, Tecau ha convocato Anca Todoni (83ª del mondo), Miriam Bulgaru (212ª), Georgia Craciun (371ª), Ilinca Amariei (448ª) e Mara Gae (1078ª).
Al contrario, le giocatrici rumene presenti o molto vicine alla top 100, ovvero Jaqueline Cristian, Ana Bogdan, Sorana Cirstea, Irina-Camelia Begu ed Elena-Gabriela Ruse, sono assenti.
«È una competizione speciale, sappiamo che possono accadere sorprese, e questa squadra, con Anca Todoni che sarà la nostra leader, è giovane ma piena di energia ed entusiasmo. Quelle che sono qui giocano a tennis con grande passione e saranno le nostre forze per questi due incontri.
Sappiamo che è una situazione in cui, come sapete, alcuni giocatori scelgono a volte di non partecipare alle partite della loro nazionale. Non siamo l’unico paese in cui succede un fenomeno del genere. Ma vorrei che tutti i giocatori rispondessero positivamente alle convocazioni per queste partite.
È un tema di cui dobbiamo parlare. Non mi piace questo approccio, perché alcune giocatrici vengono in nazionale solo quando il contesto è loro favorevole. Quando ero un giocatore, volevo unirmi alla squadra a tutti i costi.
Queste partite rappresentavano sia esperienze positive sia l’ossessione di dare una buona immagine del proprio paese. Vivere l’energia dei tifosi rumeni era qualcosa di forte. Ho nutrito il mio sogno giocando per la Romania. So cosa significa», ha spiegato al media Golazo.