Fritz e il suo passaporto dimenticato: la storia folle raccontata da Isner

Quando Taylor Fritz si rende conto di aver dimenticato il passaporto a Los Angeles mentre deve giocare a Chengdu, tutto sembra perduto. Ma l'americano si rifiuta di arrendersi e si lancia in una corsa pazza ai quattro angoli del mondo.
Nell'ultimo episodio del podcast Nothing Major, John Isner ha condiviso un aneddoto sul tour asiatico e su Taylor Fritz, che nel 2019 aveva vissuto una bella disavventura a causa di un passaporto dimenticato:
«Eravamo tutti a Ginevra dopo la Laver Cup per effettuare lo stesso viaggio: Ginevra-Pechino-Chengdu. Era un lunedì, quindi il torneo di Chengdu era già iniziato. Al momento del check-in in aeroporto, si è accorto di aver dimenticato il passaporto con il visto cinese.
Lui era a Los Angeles e aveva una partita da giocare tra 36 ore. Io sono accanto a lui, rido un po' e gli dico: 'Sfortunato. Torna a casa, goditi Los Angeles e ci rivediamo a Tokyo o ovunque tu giochi.' Lui mi risponde: 'No, giocherò a Chengdu.'
È quindi partito da Ginevra e ha prenotato un volo per Parigi all'istante. Arriva a Parigi poi prende un volo per Los Angeles. Un Uber lo porta a casa, chiede all'autista di aspettarlo, recupera il passaporto e torna in aeroporto. Prende poi un volo Los Angeles-Tokyo-Chengdu.
A Chengdu, lo incrocio a colazione. Mangia, se ne va, e quattro ore dopo gioca la sua partita contro Bublik. Ha perso 7-5 al terzo set. Pensavo fosse completamente pazzo, perché chi altro farebbe una cosa del genere? C'è solo una persona al mondo in grado di fare questo per poter continuare a giocare, ed è Taylor Fritz.»