Fils non convinto dall'arbitraggio elettronico sulla terra rossa: «Con i giudici di linea, c'era più vita sul campo»
Da quest'anno, l'arbitraggio elettronico è stato introdotto in tutti i tornei ATP disputati sulla terra rossa, per evitare gli errori commessi dai giudici di linea o dagli arbitri di sedia.
Qualificato per i quarti di finale a Monte-Carlo, dove affronterà domani Carlos Alcaraz, Arthur Fils rimpiange la scomparsa dei giudici di linea su questa superficie:
«Penso che stiamo perdendo il fascino del tennis. Quando ero giovane, ricordo i giudici di linea. C'era più vita sul campo. Sui campi in cemento, non è così grave, ma sulla terra rossa, mancano davvero.
È bello avere il parere dell'arbitro e poter controllare il segno della palla. A volte, anche le macchine possono sbagliare. Quindi è diverso per la terra rossa. Non mi piace molto come è adesso...»
Il francese potrà godere della presenza dei giudici di linea a Roland-Garros, che saranno ancora presenti per l'edizione 2025.
Monte-Carlo
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