Federer sulla finale di Wimbledon 2019: «Non mi ha colpito molto a lungo»
La finale di Wimbledon 2019 tra Roger Federer e Novak Djokovic ha segnato profondamente i tifosi del tennis. In una finale diventata un vero e proprio thriller, lo svizzero si era guadagnato due palle match sul suo servizio, a 8-7, 40-15, nel set decisivo.
Ma un primo errore in diritto seguito da un passing shot fulmineo di Djokovic hanno ribaltato l'incontro. Il sogno di un nono titolo a Londra per Federer è svanito, mentre il serbo, imperturbabile nonostante un Centre Court schierato dalla parte dello svizzero, si è imposto al termine di un super tie-break decisivo giocato a 12-12.
Intervistato questo mercoledì dal Tages Anzeiger, Federer è tornato su quella partita che rimane uno dei ricordi più dolorosi per i suoi sostenitori.
«Stranamente, quella finale non mi ha colpito molto a lungo. Non so perché. Forse per via dei bambini, forse perché avevo battuto Rafa in semifinale. Ho semplicemente avuto la sensazione che il torneo fosse finito, che avevo dato una bella prestazione, che era un peccato perdere… ma che bisognava andare avanti.
L'ho analizzato in modo molto razionale. Nei giorni successivi, alcuni ricordi mi sono tornati in mente, ma mai più in seguito.
Quella sconfitta non è stata vissuta come un trauma per me. Mi sono detto: da adesso in poi, rimarrà un bel ricordo. Non volevo torturarmi la mente per questo, tanto più che avevo giocato davvero bene.
Ricordo di essere tornato a casa dopo la finale. I bambini si sono precipitati verso di me e ho detto loro: 'Datemi cinque minuti'. Avevo bisogno di scaricare la pressione e sdraiarmi un momento. Poi sono andato in salotto, dove erano riunite una trentina di persone. Abbiamo passato una bella serata.», ha dichiarato l'ex numero uno mondiale.
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