«C'è il fatto di non essere riuscito a eguagliare la sua intensità», assicura Rinderknech dopo l'eliminazione della Francia in Coppa Davis
L'equazione era semplice per Rinderknech questo martedì sera a Bologna nei quarti di finale della Coppa Davis. Dopo la sconfitta di Moutet contro Collignon, il finalista del Masters 1000 di Shanghai doveva reagire contro Bergs per pareggiare a una vittoria a testa contro il Belgio, ma quest'ultimo si è mostrato molto solido per permettere al suo paese di raggiungere le semifinali per la prima volta dal 2017. Il 29° del mondo ha reagito alla sua sconfitta in conferenza stampa.
«Se chiediamo a tutti i giocatori che sono presenti per la competizione se sono in grande freschezza, penso che non ce ne sia uno che dirà: "sì, sono al 100%, è vero". Siamo tutti all'ultima settimana dell'anno, abbiamo tutti lavorato tutto l'anno. Ora, mi sentivo bene. Non ci sono problemi su questo. Ma c'è il fatto di non essere riuscito a eguagliare la sua intensità, che è un giocatore che ne mette tanta, che gioca un po' come me.
Lui è riuscito a farlo più di me. È per questo che vince stasera. Quando giochi per la squadra, per il paese, non ti importa dello stato in cui sei. Se hai un polso rotto o una racchetta rotta, dai tutto quello che hai e vai a cercare in fondo a te stesso per trovare soluzioni. Non ero lontano in questo secondo set. Bravo a Zizou (Bergs).
Già, le sconfitte durante tutto l'anno non sono semplici. Ancora di più quando giochi per una squadra, per degli amici, per uno staff, per un capitano che sono esemplari, che ci spingono. Abbiamo iniziato a febbraio. Abbiamo fatto una buona partita in Croazia. Ho un pensiero per Ben (Bonzi), Pierre-Hugues (Herbert) e Gio (Mpetshi Perricard) che non hanno giocato stasera. E mi fa male non aver dato loro la possibilità di giocare», ha così reagito Rinderknech dopo la sua sconfitta questo martedì sera per l'Équipe.