Stelle esauste ma onnipresenti, tornei sempre più lunghi ed esibizioni diventate un business a sé stante: il tennis rivela le sue contraddizioni più profonde, tra spettacolo e sopravvivenza fisica.
Da Boris Becker a Yannick Noah, passando per Marat Safin, hanno tutti un punto in comune: aver saputo rimbalzare dopo la fine della loro carriera. Tra coaching, politica, musica o podcast, scoprite come questi ex campioni hanno trasformato la loro passione in una nuova vita.
Pensato come una scommessa audace per preparare il dopo Big 3, il Masters Next Gen ha sconvolto i codici del tennis moderno. Un torneo pionieristico, visionario, ma oggi in cerca di identità.
Telecamere onnipresenti, giudici di linea in via d’estinzione, errori che persistono nonostante tutto: la tecnologia affascina tanto quanto divide. Il tennis, a un bivio, cerca ancora il suo equilibrio tra progresso ed emozione.
Dietro i sorrisi dei podi, persiste una frattura: quella dei premi. Tra equità sportiva, ascolti televisivi e peso economico, il tennis cerca ancora la formula giusta — ma la parità rimane una partita senza vincitore.
Hanno osato sfidare il sistema. Nel 2005, Serena e Venus Williams, sostenute da Billie Jean King, hanno lanciato una battaglia storica per la parità salariale nel tennis. Due anni dopo, Wimbledon e Roland-Garros cedevano finalmente. Ma dietro le vittorie simboliche, le differenze persistono ancora oggi.
Tra nostalgia e speranza, i fan sognano un'ultima associazione in doppio tra Serena e Venus Williams. Greg Rusedski evoca un possibile ritorno delle due sorelle sull'erba di Wimbledon o sotto i riflettori degli US Open