Rublev rilancia a Madrid, ma non Rune
Mentre Andrey Rublev si è qualificato per gli ultimi 16 anni a Madrid, Holger Rune è tornato alle sue vecchie abitudini.
Rune, che da Monte Carlo è stato espulso dalla top 10, non ce la fa più. Spazzato via da Struff a Monaco (6-2, 6-0 in 44 minuti), il danese è caduto nuovamente in disgrazia a Madrid. Nonostante l'eroica vittoria nel match di apertura (5-7, 7-6, 6-4 contro Navone), il numero 12 del mondo non è riuscito a dare seguito alla sua prestazione. Contro Tallon Griekspoor (25° classificato al mondo), non è riuscito a sfuggire alla trappola tesa dall'olandese (6-4, 4-6, 6-3). Griekspoor, che ha giocato una partita completa (25 vincenti, 14 errori non forzati), ha privato Rune di una riunione con Rublev, che lo sfiderà negli ultimi 16 anni.
Per quanto riguarda Andrey Rublev, sta finalmente ricominciando a vincere. In crisi di fiducia dopo la squalifica a Dubai (contro Bublik in semifinale), il russo si è ritrovato sulla terra battuta di Madrid. Dopo un solido match d'apertura, il numero 8 del mondo ha dominato un'ostica Davidovich Fokina per vincere in 2 ore e 03 minuti (7-6, 6-4). Molto aggressivo dalla linea di fondo (28 vincenti, 23 errori non forzati), Rublev ha finalmente sconfitto il suo avversario dopo un bel duello.
Ora si tratta di confermare questa ripresa di forma negli ultimi 16 anni contro Griekspoor. Se ci riuscirà, potrebbe incontrare Carlos Alcaraz nei quarti di finale (se anche il campione in carica dovesse arrivare a questo punto).