Riposo, piacere e longevità: come Federer ha adattato la sua pausa stagionale
Vacanze, riposo, piacere: l'arma segreta delle leggende del tennis
In uno sport tanto esigente come il tennis professionistico, dove il corpo è sottoposto a sollecitazioni costanti, il recupero è diventato una scienza.
Tuttavia, alcune delle più grandi stelle del circuito hanno sempre difeso un approccio quasi controintuitivo: saper staccare completamente.
Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic, i pilastri del mitico Big Three, hanno ciascuno sviluppato il proprio rapporto con il riposo. E per lo svizzero, questa filosofia è la seguente.
Roger Federer: «Mangio liberamente, senza preoccuparmi delle calorie»
Durante tutta la sua carriera, Roger Federer non ha mai nascosto il suo rapporto spensierato con la pausa stagionale.
Lontano dalle diete rigide e dalle costrizioni permanenti del circuito, lo svizzero assumeva pienamente i suoi momenti di piacere.
«Durante le vacanze, mangio quello che voglio. Biscotti, fonduta, dessert. Non conto le calorie.»
Una dichiarazione che contrasta con l'immagine ultra-disciplinata dello sport di alto livello. Ma Federer precisa sempre un punto chiave: questo lasciarsi andare è possibile solo perché mantiene un piano dietetico adatto a lui per il resto dell'anno.
Un equilibrio mentale tanto importante quanto la preparazione fisica
Per Federer, il riposo non si limita a lasciare che il corpo recuperi. Si tratta soprattutto di liberare la mente.
Al di fuori della competizione, spiegava di non sentire il bisogno di essere eccessivamente rigoroso finché rimane attivo, continua ad allenarsi normalmente, conserva un'igiene di vita globale coerente.
Questo rapporto sano con la performance ha permesso allo svizzero di rimanere competitivo fino a 41 anni, un'impresa quasi inedita nella storia del tennis moderno.
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