« Questa finale avrebbe potuto porre fine alla sua carriera »: Todd Woodbridge elogia la resilienza di Anisimova dopo Wimbledon
L'anno 2025 di Amanda Anisimova è stato segnato da una progressione spettacolare nella classifica, posizionandosi al 4° posto mondiale dopo aver raggiunto le sue prime due finali del Grande Slam a Wimbledon e agli US Open.
Se l'americana non ha ancora alzato le braccia in un Major, ha comunque conquistato due WTA 1000 a Doha e Pechino.
« Questa finale avrebbe potuto porre fine alla sua carriera »
Nel podcast The Tennis, l'ex giocatore Todd Woodbridge ha discusso della resilienza di Anisimova, che non ha perso la testa dopo la sua finale catastrofica a Wimbledon (persa 6-0, 6-0 contro Iga Swiatek):
« Nel 2019, perde in semifinale al Roland-Garros contro Ash Barty. La sua vita è radicalmente cambiata fuori dal campo, il che è davvero difficile da gestire. Ma ha trovato il modo di tornare a essere una grande giocatrice.
Wimbledon, un torneo incredibile ma una finale che non vorreste mai ricordarle. Lo sforzo mentale per tornare e giocare così bene agli US Open, non credo che molte persone possano davvero misurarlo.
Questa finale di Wimbledon avrebbe potuto porre fine alla sua carriera. È esattamente quello che è successo a Eugenie Bouchard: non ha mai ritrovato un tale livello in seguito. Per Anisimova, tutto il percorso che ha compiuto fino ad oggi merita che le vengano attribuiti tutti i premi esistenti. »
Wimbledon
Laboratorio del tennis di domani: il Masters Next Gen ha ancora un futuro?
Tennis: le verità poco conosciute sull’intersaison, tra riposo, stress e sopravvivenza fisica
E se il tennis perdesse la sua anima? Il caso dell’arbitraggio robotizzato, tra tradizione e modernità disumanizzata
Dossier - Arabia Saudita, infortuni, guerra e business: i retroscena affascinanti del tennis rivelati da TennisTemple