Prigione, gloria e rimpianti: Becker riflette sull'impatto della sua vittoria a Wimbledon a 17 anni

Diventato una star del tennis molto presto, Boris Becker ha spiegato come la gloria precoce lo abbia privato della libertà e lo abbia portato a fare affidamento su influenze negative.
Vincitore di sette titoli del Grande Slam durante la sua carriera, Becker ha vissuto una vita personale turbolenta, segnata recentemente da un periodo in prigione per frode.
Davanti alla stampa questo venerdì, il campione tedesco ha presentato la sua biografia 'Inside', prendendosi anche il tempo per parlare delle conseguenze del suo primo titolo a Wimbledon nel 1985:
"La mia vittoria a Wimbledon è in parte responsabile di questo. Quando diventi improvvisamente famoso a 17 anni, hai la sensazione di appartenere a qualcun altro. La stampa tedesca mi diceva come dovevo vivere e cosa dovevo fare.
Se non avessi vinto Wimbledon a 17 anni, il resto non sarebbe successo. Non avrei avuto la fiducia di lasciare in mano a uomini più anziani la gestione dei miei affari, né l'abitudine di lasciare che altri gestissero le mie finanze."