«Non si cambia quando si è numero uno»: Muguruza scioccata dalla rottura Alcaraz–Ferrero
Ospite al microfono di El Larguero su Cadena SER, l'ex numero uno mondiale non ha nascosto il suo stupore, misurando comunque le sue parole.
«Sono rimasta molto sorpresa, come tutti. Carlos è il numero uno mondiale... Quale stagione migliore potrebbe fare? Ha vinto tornei del Grande Slam, otto tornei in totale.
È raro cambiare in un momento così favorevole: quando le cose vanno bene, si tende a non cambiare. Quindi sì, molto sorpresa, voglio saperne di più.»
Quando è davvero il momento di voltare pagina con il proprio allenatore?
Forti della sua esperienza personale al più alto livello, Muguruza ha chiarito il dibattito.
Ha menzionato le ragioni sportive ed emotive che a volte spingono un giocatore a cambiare direzione:
«Ho avuto tre allenatori. Si valuta il cambio di squadra quando si sente il bisogno di una nuova voce, o quando ci si rende conto che le cose non vanno bene.
Ci pensi quando vedi che hai avuto un anno debole, che non hai ottenuto buoni risultati, che perdi spesso, che quel coach non trasmette più quello che ti trasmetteva prima.
Si sente che è necessario chiudere quel ciclo e cercare qualcuno con nuove idee, ma questo parte sempre da un momento negativo, non quando si vince un Grande Slam o si è numero uno mondiale.»
Un'osservazione che rende la rottura Alcaraz–Ferrero ancora più intrigante. Chiudere un ciclo con un mentore che ti ha portato al vertice non è mai banale. E in questo caso specifico, il mistero rimane intatto.
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