« Medvedev non ascolta più nessuno »: l'allerta choc di un ex campione sulla caduta del russo

Kafelnikov rompe il silenzio sulla spirale preoccupante di Medvedev: « La situazione non è rosea ».
Separato dal suo storico allenatore, umiliato nei tornei del Grande Slam e ora accusato di non voler più ascoltare nessuno: Daniil Medvedev sta attraversando la peggiore crisi della sua carriera. L'ex campione Yevgeny Kafelnikov lancia un segnale forte e si interroga pubblicamente: il russo ha ancora la fiamma accesa? O sta scivolando verso l'uscita, più velocemente di quanto si creda?
Nulla va più per Daniil Medvedev. Colui che, nel 2021, vinceva l'US Open dominando Novak Djokovic, sembra oggi perso su tutti i fronti. L'anno 2025 è stato crudele: eliminato già al secondo turno dell'Open d'Australia, al primo turno del Roland Garros, e travolto due volte da Benjamin Bonzi a Wimbledon e all'US Open. Risultati indegni di un ex n°1 del mondo.
Ma più che un semplice momento di difficoltà, è una crisi profonda quella che attraversa il russo di 29 anni. La recente separazione con Gilles Cervara, il suo allenatore da otto anni, ha segnato una rottura brutale. E la sostituzione rapida con due nuovi allenatori, tra cui Tomas Johansson, non ha rassicurato gli osservatori.
In una dichiarazione clamorosa, riportata dal media russo Bolshe, Yevgeny Kafelnikov, doppio vincitore del Grande Slam, non nasconde più la sua preoccupazione.
« Gli atleti in questa situazione non vogliono ascoltare nessuno. Non importa chi sarebbe con lui oggi, Medvedev non considererebbe questa persona come un allenatore. Ha vinto enormemente, ma oggi... Non so cosa voglia realizzare. Può tornare a vincere un Grande Slam? Onestamente, non lo so. L'anno prossimo avrà 30 anni. A quell'età, ogni cambiamento radicale non ha più molto senso. »
Dietro le dichiarazioni pungenti, emerge un dato di fatto brutale: la fiamma sembra vacillare. E in un circuito sempre più competitivo, la domanda si pone: Medvedev può rinascere dalle sue ceneri?