Badosa dice: "Non siamo robot".
La carriera di Paola Badosa non è stata un percorso classico.
Beniamina del popolo spagnolo, ha dapprima vissuto una magnifica ascesa, raggiungendo addirittura il numero 2 del mondo nel 2022, prima di precipitare in fondo alla classifica.
Badosa ha subito un grave infortunio alla schiena e non era lontana dal ritiro.
Alla fine, però, la coraggiosa giocatrice di destra è riuscita a risalire lentamente la classifica, tornando persino nella top 100 (65esima questa settimana).
Con l'evento olimpico alle porte, la spagnola non ha deciso di attivare il suo ranking protetto, preferendo conservare il suo corpo per il tour americano.
Interrogata dalla rivista Elle, ha recentemente parlato del suo attuale stato d'animo:
"Ho imparato ad avere molta pazienza e ad accettare le cose che non posso controllare, come un infortunio di questo calibro.
Soprattutto, ho imparato a essere forte, a superare me stessa ogni giorno e ad accettare le cose che non posso controllare, cosa non rara in questo sport".
È qualcosa che mi aiuta anche nella vita. Ciò che mi spinge a combattere ogni giorno è la passione per ciò che faccio.
Tuttavia, anche se non mi sento vecchio (26 anni), non fraintendetemi, c'è una parte di me che è esausta per aver superato una pietra dopo l'altra sulla strada.
Non siamo robot. Dobbiamo fermarci, pensare, respirare e ricaricare le batterie. Ho sofferto molto per le aspettative e la pressione.
Sono stato molto duro con me stesso. Ho dovuto imparare a divertirmi, perché prima vedevo solo il massimo, il massimo e il massimo.
Per raggiungere quell'obiettivo, e per arrivarci, devi lavorare duramente lungo il percorso".