Alcaraz non cerca scuse: "Sono responsabile degli alti e bassi".
Carlos Alcaraz non è stato il giocatore più impressionante in questa prima fase del torneo. Pur essendosi qualificato per il terzo turno, non ha convinto appieno. Contro il qualificato Jasper De Jong (176°), lo spagnolo ha impiegato poco più di 3 ore per superare il turno (6-3, 6-4, 2-6, 6-2 in 3 ore e 10 minuti).
Combattuto nei rientri (5 break concessi) e alternando il buono al meno buono (35 vincenti, 47 errori non forzati), il numero 3 del mondo dovrà fare molto meglio se vuole puntare al titolo finale.
In conferenza stampa non ha cercato di nascondere la situazione. In tutta franchezza, ha ammesso di aver avuto una giornata piuttosto mediocre e non si è nascosto dietro il fastidio al braccio destro. Ha spiegato: "Il mio braccio sta bene. Sì, le condizioni di bagnato mi hanno spaventato per la reazione del braccio. Sono io il responsabile degli alti e bassi di questa partita, non il mio braccio".
Ripensando alla partita, ha sottolineato la qualità del gioco del suo avversario, molto aggressivo, pur riconoscendo le difficoltà incontrate durante il match: "Non l'ho visto molto in partita o in allenamento ed era la prima volta che giocavo contro di lui. Credo che meriti la sua classifica ATP e il suo livello di tennis mi ha impressionato. Ha giocato davvero bene. Se continua così, credo che farà molta strada e entrerà nella top 100".
Ha iniziato a giocare meglio, ma è vero che ho avuto i miei alti e bassi nel match. Ho giocato bene nel primo e nel secondo set, poi ho faticato un po'. Lui ha fatto un passo avanti e ha aumentato la velocità delle sue palle. Non mi ha permesso di prendere il ritmo e ha dominato la maggior parte dei punti nel terzo set. Ho dovuto lottare per recuperare e superare alcuni problemi con il servizio, ma sono felice di aver vinto".