Il termine Fan Week è sempre più popolare nello sport. Nel tentativo di rendere il tennis più dinamico e attraente agli occhi di tutti, questo evento, ormai indispensabile in alcuni tornei maggiori, sta riscuotendo un successo crescente.
A lungo considerata come un semplice antipasto prima del grande spettacolo, la settimana delle qualificazioni si impone ormai come un evento a sé stante. Tra emozioni allo stato puro, innovazioni spettacolari e affluenza da record, la Opening Week sconvolge i codici del tennis mondiale.
Nel 1973, Billie Jean King ha fatto molto più che battere Bobby Riggs: ha rovesciato un simbolo. Cinque decenni più tardi, la «Battaglia dei Sessi» rinasce tra Aryna Sabalenka e Nick Kyrgios, ma questa volta il combattimento sembra aver perso la sua anima.
I social network hanno aperto un’era inedita per il tennis: quella in cui la notorietà si costruisce tanto in campo quanto su Instagram. Ma fino a che punto questa ricerca di visibilità può spingersi senza far vacillare l’equilibrio dei giocatori?
Niente Melbourne per David Goffin. Il belga di 35 anni, frenato da un ginocchio capriccioso, ha preferito prendersi del riposo prima di riprendere il circuito.
Dopo una campagna storica, Raphaël Collignon assapora la forza del collettivo belga e sogna ora un momento unico: condividere la selezione con il suo idolo David Goffin, simbolo di una generazione d'oro che ispira ancora i giovani talenti.
La fase a gironi dell'UTS Londra ha conosciuto il suo epilogo questo sabato. I quattro giocatori ancora in corsa per l'ultima tappa dell'UTS Tour nel 2025 ora si batteranno per il titolo questa domenica.