Dalla riforma controversa alle dichiarazioni infuocate, la Coppa Davis continua a dividere. Tra nostalgia dei vecchi formati e amore incrollabile per la maglia, i giocatori raccontano le loro verità su una competizione che, nonostante tutto, fa ancora battere i cuori.
Pensato come una scommessa audace per preparare il dopo Big 3, il Masters Next Gen ha sconvolto i codici del tennis moderno. Un torneo pionieristico, visionario, ma oggi in cerca di identità.
Telecamere onnipresenti, giudici di linea in via d’estinzione, errori che persistono nonostante tutto: la tecnologia affascina tanto quanto divide. Il tennis, a un bivio, cerca ancora il suo equilibrio tra progresso ed emozione.
Dietro i sorrisi dei podi, persiste una frattura: quella dei premi. Tra equità sportiva, ascolti televisivi e peso economico, il tennis cerca ancora la formula giusta — ma la parità rimane una partita senza vincitore.
Hanno osato sfidare il sistema. Nel 2005, Serena e Venus Williams, sostenute da Billie Jean King, hanno lanciato una battaglia storica per la parità salariale nel tennis. Due anni dopo, Wimbledon e Roland-Garros cedevano finalmente. Ma dietro le vittorie simboliche, le differenze persistono ancora oggi.
Tra nostalgia e speranza, i fan sognano un'ultima associazione in doppio tra Serena e Venus Williams. Greg Rusedski evoca un possibile ritorno delle due sorelle sull'erba di Wimbledon o sotto i riflettori degli US Open