Pensato come una scommessa audace per preparare il dopo Big 3, il Masters Next Gen ha sconvolto i codici del tennis moderno. Un torneo pionieristico, visionario, ma oggi in cerca di identità.
Telecamere onnipresenti, giudici di linea in via d’estinzione, errori che persistono nonostante tutto: la tecnologia affascina tanto quanto divide. Il tennis, a un bivio, cerca ancora il suo equilibrio tra progresso ed emozione.
Mentre le federazioni faticano a reinventarsi, le accademie private catturano i talenti… ma anche le famiglie in grado di investire decine di migliaia di euro all’anno. Un sistema sempre più performante, ma anche sempre più diseguale.
Stelle esauste ma onnipresenti, tornei sempre più lunghi ed esibizioni diventate un business a sé stante: il tennis rivela le sue contraddizioni più profonde, tra spettacolo e sopravvivenza fisica.
Mertens, Raducanu, Kessler… e una sola francese nel tabellone principale: il WTA 250 di Hobart 2026 si annuncia tanto imprevedibile quanto spettacolare. Tra rivincita, conferma e ambizione, la prima settimana della stagione promette già scintille.
Hanno fatto traballare il circuito WTA nel 2025. Da Amburgo a San Paolo passando per Montréal, sei giovani giocatrici hanno conquistato il loro primo titolo, tra cui due francesi promesse a un bel futuro.
La stagione WTA 2025 ha consegnato un verdetto inatteso: 17 nazioni, scenari imprevisti e un trio storico dove il Canada si intromette contro ogni aspettativa.