Sinner si racconta sul caso doping: «Ero molto fragile dopo quello che è successo»
Sinner tornerà a Roma l'8 maggio prossimo dopo una squalifica di 3 mesi a seguito del caso Clostebol.
Ancora numero uno al mondo, l'italiano ha perso pochissimi punti nonostante lo stop forzato. Autorizzato a riprendere gli allenamenti il 13 aprile, il tre volte vincitore di un Grande Slam ha rilasciato una lunga intervista a SkySport.
Ha parlato di come ha vissuto la decisione e il periodo successivo:
«Onestamente, mi sentivo molto tranquillo. La decisione della squalifica di tre mesi è arrivata molto rapidamente, abbiamo accettato in poco tempo, anche se non ero del tutto d’accordo.
Alla fine, bisogna relativizzare ed è quello che ho fatto. Anche se a volte quello che vivo è un po’ ingiusto, sarebbe potuto andare molto peggio, con ancora più ingiustizia. È andata così.
Dopo questa decisione, mi ci è voluto un po’ per ritrovarmi, altre cose non facili sono successe al di fuori di questa vicenda, ma sono qui.
C’è ancora un po’ di tempo per digerire tutto, ma non vedo l’ora di tornare a Roma. Sarà comunque un torneo molto difficile, ci sarà molta attenzione. Tuttavia, vivo con serenità la quotidianità, faccio nuove cose e sono felice.
Ero molto fragile dopo quello che è successo. Sono cose a cui non mi aspettavo, con reazioni mie a cui non mi aspettavo neanche io. Non sono una persona senza sentimenti e senza emozioni.
Ma nella vita si impara: anno dopo anno. Conosco me stesso sempre meglio e so il valore che ho come persona. Non è stato facile, anzi, in alcuni momenti è stato molto difficile, ma le persone intorno a me mi hanno dato forza.»