Rublev, Zverev, Nadal: rivivi il percorso vittorioso di Fognini al Masters 1000 di Monte-Carlo nel 2019

A 38 anni, Fabio Fognini è ormai in pensione. Nelle ultime settimane, l’eccentrico tennista italiano aveva confermato che avrebbe partecipato al torneo di Roma per l’ultima volta in carriera.
Dopo la sconfitta in cinque set contro il doppio campione in carica Carlos Alcaraz al primo turno di Wimbledon (7-5, 6-7, 7-5, 2-6, 6-1), l’ex numero 9 del mondo ha confermato il suo ritiro con effetto immediato.
Vincitore di nove titoli nel circuito ATP, ha ottenuto il suo miglior risultato in uno Slam agli Open di Francia, dove ha raggiunto i quarti di finale nel 2011. Fognini ha conquistato il titolo più prestigioso della sua carriera al Masters 1000 di Monte-Carlo nel 2019.
Durante la settimana monegasca, ha lasciato il segno arrivando fino in fondo, eliminando Andrey Rublev (4-6, 7-5, 6-4) al primo turno, prima di approfittare del ritiro di Gilles Simon per accedere agli ottavi di finale.
A questo punto della competizione, ha battuto Alexander Zverev (7-6, 6-1), per poi rimontare Borna Coric (1-6, 6-3, 6-2) e disputare le semifinali. La montagna Rafael Nadal si è parata davanti a Fognini, che ha giocato una delle migliori partite della sua carriera contro lo spagnolo, testa di serie numero 2 all’epoca.
Autore di un match di altissimo livello, l’italiano ha sconfitto il re della terra battuta (6-4, 6-2), ottenendo persino diverse palle per il 6-0 nel secondo set. In ogni caso, Fognini ha saputo imporsi per raggiungere la finale.
Tredicesima testa di serie sulla Rocca, Fognini ha concluso la sua folle settimana con una vittoria contro l’ospite a sorpresa della finale, Dusan Lajovic (6-3, 6-4). È stato il nono titolo della sua carriera e, quindi, anche l’ultimo.
Dopo questo trionfo nel Masters 1000, il nativo di Sanremo non ha più disputato alcuna finale nel circuito ATP. Rivedi la compilation di Tennis TV che ripercorre i momenti migliori degli incontri vinti da Fognini in questo torneo nel 2019 (guarda il video qui sotto).
Numero 138 del mondo al momento del suo ritiro nelle ultime ore, Fognini lascerà l’immagine di un giocatore tanto imprevedibile quanto talentuoso, capace del meglio e del peggio ma soprattutto capace di superarsi nelle grandi occasioni, come dimostra quella famosa settimana a Monte-Carlo sei anni fa.
Se non ha mai battuto Federer e Djokovic, ha dominato l’altro membro del Big 3, Rafael Nadal, quattro volte in carriera (in diciotto incontri), di cui tre volte sulla terra rossa, superficie prediletta del maiorchino.