«Quel soffitto della top 10, è stato Fabio a romperlo, non Sinner», afferma Pennetta riguardo a suo marito Fognini
Ex vincitrice degli US Open, Flavia Pennetta ha parlato dell'impatto delle sue prestazioni e di quelle di suo marito sul tennis italiano. Per lei, è stato Fabio Fognini a dare il via a una dinamica positiva per i giovani giocatori del paese.
Fognini, ritiratosi da Wimbledon, aveva vinto il Masters 1000 di Monte Carlo nel 2019 e ha raggiunto il 9° posto mondiale come suo miglior ranking. Un successo che non era scontato, specialmente nella generazione del Big 3.
«Ho rotto un soffitto di vetro per tutte le italiane entrando nella top 10. Non è un caso se, da lì in poi, noi ragazze abbiamo aperto un ciclo. Se Flavia ce l'ha fatta, possiamo farcela anche noi, questo era il messaggio.
«Ho raggiunto il mio apice alla fine della carriera»
Un po' come l'effetto che Sinner ha oggi sugli uomini. Ma quel soffitto della top 10 tra gli uomini, è stato Fabio (Fognini), mio marito, a romperlo, non Jannik (Sinner). Ho attraversato un'epoca in cui le giocatrici erano incredibili.
Proprio come Fabio, che ha dovuto affrontare Federer, Nadal e Djokovic, i migliori. Mi ci è voluto del tempo per acquisire la convinzione di essere all'altezza della generazione di Serena Williams. Ho raggiunto il mio apice alla fine della mia carriera.
Non credo di aver sofferto della sindrome dell'impostore. Il livello delle altre giocatrici era impressionante. Non mi sono mai mentita: le altre erano superiori. C'era una differenza oggettiva. Mi scervellavo: come posso migliorare? Come posso batterle?», ha affermato Pennetta al Corriere Della Sera.
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