« Faccio il minimo indispensabile e allo stesso tempo il massimo indispensabile per rimanere il giocatore che sono », dichiara Bublik
Alexander Bublik ha creato un'enorme sorpresa al Roland-Garros battendo Jack Draper. Il kazako si è qualificato per i quarti di finale, una fase del torneo in cui nessuno lo aspettava.
In conferenza stampa, ha risposto con la franchezza che lo caratterizza a una domanda sul suo impegno nel tennis: « La cosa bella della tua domanda è che menzioni ciò che posso ottenere.
Rischierò la mia vita e la mia salute per un ‘potere’? Forse? No. Continuerò sulla mia strada. Continuerò a lavorare, perché mi alleno.
Non preoccupatevi, non mi alleno mezz'ora al giorno, faccio il minimo indispensabile e allo stesso tempo il massimo indispensabile per rimanere il giocatore che sono, per poter essere qui, e continuerò su questa strada, perché credo di dare la stessa priorità al tennis e alla vita.
Per me, è un rapporto 50/50. Non è come se giocassi a tennis il 90% del tempo e ne fossi soddisfatto. Se a 40 anni non potrò più camminare, dire che non è un problema… No, questo non fa per me.
L'importante per me è trovare l'equilibrio. Bisogna fare ciò che è necessario per poter competere al massimo livello in questo sport, cosa che ho fatto negli ultimi sei o sette anni. Ma rischierò la mia salute per questo? No. »
Bublik, Alexander
Draper, Jack
Roland Garros