I social network hanno aperto un’era inedita per il tennis: quella in cui la notorietà si costruisce tanto in campo quanto su Instagram. Ma fino a che punto questa ricerca di visibilità può spingersi senza far vacillare l’equilibrio dei giocatori?
Il tennis non si ferma mai… o quasi. Dietro i tornei a ripetizione, i campioni devono imparare a fermarsi per durare. Da Federer ad Alcaraz, inchiesta su queste poche settimane decisive in cui tutto si gioca: riposo, rilassamento, rinascita.
Dalle sorelle Williams ad Alizé Cornet, dagli sponsor ai circuiti ATP e WTA, il dibattito sull’uguaglianza salariale nel tennis non è mai stato così acceso. Tra progressi innegabili e disuguaglianze persistenti, lo sport regina della racchetta si ritrova di fronte alle proprie contraddizioni.
La stagione 2026 non è ancora cominciata e il circuito ATP è già in fermento: Monaco e Stoccarda svelano i primi partecipanti con Zverev, Fritz, Shelton, Berrettini e Tiafoe.
L'ex 50° mondiale Ricardas Berankis ha annunciato, non senza emozione, la fine della sua carriera professionistica. Il lituano, vincitore degli US Open junior e dell'Orange Bowl, ripercorre un percorso di 25 anni fatto di sogni, lotte e gratitudine.
Dopo aver lasciato sfuggire un tie-break in cui conduceva 6-1, Jan-Lennard Struff ha riconosciuto di aver vissuto un momento «strano». Il tedesco analizza questo passaggio decisivo in cui tutto gli è sfuggito.
In svantaggio 1-6 in un tie-break che sembrava perso, Pablo Carreño Busta ha firmato un ritorno stupefacente per regalare alla Spagna un punto cruciale contro la Germania in semifinale di Coppa Davis.