Rennae Stubbs rimprovera Zverev: «Smettila di cercare scuse!»
Zverev ha criticato l'uniformità delle superfici, che dovrebbe favorire Alcaraz e Sinner. Stubbs, nel suo podcast, gli risponde con ironia e statistiche: le due giovani stelle vincono su tutte le superfici, non hanno bisogno di favori.
Eliminato al terzo turno del Masters 1000 di Shanghai da Arthur Rinderknech, Alexander Zverev continua a vivere una stagione 2025 lontana dalle aspettative per un n° 3 mondiale.
Inoltre, il tedesco si è attirato le ire degli osservatori e dei tifosi del tennis sostenendo che le superfici dei tornei sono state uniformate per favorire i successi di Carlos Alcaraz o di Jannik Sinner.
Dichiarazioni assurde per Rennae Stubbs, che non ha esitato a rimproverare Zverev nell'ultimo episodio del suo podcast:
«Sta scherzando? Se pensa che lo facciano per aiutare Carlos e Jannik, possiamo fornire esempi per contraddirlo... L'Australian Open si giocava su una superficie intermedia. Jannik l'ha vinto, Zverev è stato travolto.
Arriva Wimbledon, è sull'erba. Indovina chi vince? Jannik Sinner. Roland Garros, nessun cambiamento da un secolo. Carlos vince contro Sinner in finale.
La superficie degli US Open si colloca tra intermedia e veloce. Chi vince? Carlos. Zverev, dove eri? Questi ragazzi vincono su tutte le superfici.
Se li metti in condizioni indoor, su un campo super lento o su una maledetta pista di ghiaccio, continueranno a vincere perché si adattano. Sono in grado di colpire di piatto, servire incredibilmente bene, salire a rete, fare slice... Hanno un dritto e un rovescio perfetti, senza alcuna debolezza. [...]
Zverev perde contro Rinderknech, che è noto per il suo servizio, le sue volée e le sue salite a rete. Aveva più varietà di lui. Ha usato tutte le soluzioni per batterlo. Zverev ha sbagliato, ha avuto un approccio errato e il suo dritto lo ha abbandonato nei momenti importanti.
Deve smetterla di cercare scuse. Mi fa ridere perché si mette nei guai da solo. Se fossi il suo coach, gli direi di smetterla di fare dichiarazioni del genere.»
Shanghai