« Non posso essere multato per questo», Rublev chiede più tolleranza dai giudici di sedia

Qualificato per gli ottavi di finale dopo la sua vittoria contro Wong (173°) agli US Open, Rublev si è nuovamente scontrato con i suoi demoni. Spinto fino al quinto set, il russo ha dovuto lottare mentalmente per imporsi alla fine con il punteggio di 2/6, 6-4, 6-3, 4-6, 6-3.
Presente in conferenza stampa, il numero 15 del mondo ha parlato del comportamento che può avere sul campo e in particolare delle ingiurie che può proferire verso se stesso. Secondo lui, i giudici dovrebbero mostrare maggiore tolleranza riguardo a questo:
«Quando dico male di me stesso, sono io a decidere come farlo. Non posso essere multato per questo. Se avessi insultato il giudice di sedia, sì. Se lo avessi detto a qualcuno o se lo avessi gridato in tutto il campo, sì, certamente. La stessa cosa succede a tutti nella vita, nei momenti cruciali, nei momenti di stress.
Non penso che siamo santi o che non bestemmiamo mai in quei momenti. O si scherza, o ci si arrabbia, e a volte succede. Come ho detto, se lo fai con qualcuno o se lo fai troppo apertamente, sì, ma con te stesso, è una tua decisione.»
Per ricordare, il giocatore aveva ricevuto in particolare una multa di 3.000 dollari per aver bestemmiato durante la partita contro Tristan Boyer.