Nadal: "L'Arabia Saudita non ha bisogno che io lavi la sua immagine"
Parallelamente all'annuncio del suo ritiro dal torneo ATP 250 di Doha, Rafael Nadal è stato anche interrogato sul suo nuovo e controverso ruolo di ambasciatore della Federazione Saudita di Tennis. Lo spagnolo si è difeso dall'accusa di partecipare a operazioni di "sport washing" e ha spiegato, tra l'altro, che il suo contratto conteneva delle clausole di rescissione, per i casi di necessità.
Nadal: "Non penso che l'Arabia Saudita abbia bisogno che io lavi la sua immagine. È un paese che si è aperto al mondo e che ha un grande potenziale.
Quando ho firmato il contratto, sapevo cosa sarebbe successo e che avrebbe potuto generare certe controversie. Quello che farò in Arabia Saudita è in linea con quello che ho fatto per tutta la mia vita.
Credo fermamente che l'educazione e lo sport possano cambiare le vite e trasformare situazioni complesse in opportunità.
Non lavorerò in un modo che non mi è confacente."
Doha