Djokovic prima del suo esordio ad Atene: «Non gioco solo per i titoli»

Mentre la stagione volge al termine, Djokovic si appresta a disputare l'ATP 250 di Atene, assaporando al contempo la sua nuova vita in Grecia con la famiglia. In un'intervista sincera, parla del suo amore per il gioco, della sua longevità e di cosa lo spinga ancora a dare il massimo.

Assente dall'eliminazione in semifinale del Masters 1000 di Shanghai, Novak Djokovic prosegue la sua stagione 2025 ad Atene, un torneo gestito da suo fratello Djordje.

Il serbo, alla vigilia del suo esordio contro Alejandro Tabilo, ha concesso un'intervista al media greco SDNA. Parla inizialmente della sua nuova vita in Grecia con la famiglia:

«Diverse cose sono successe negli ultimi due anni, il che ha influenzato le nostre scelte, sia personali che professionali. Ma non importa, fa parte della vita. Abbiamo due bambini piccoli, la nostra priorità è offrire loro l'ambiente più favorevole possibile, sia dal punto di vista psicologico, fisico ed emotivo.

Vogliamo essere in un ambiente dove abbiamo la possibilità di passare più tempo in famiglia, di avere più intimità. Da due mesi, stiamo scoprendo la vita in Grecia e tutto sta andando bene. Ci sentiamo ben accolti, le persone sono molto gentili e generose.»

Sul piano sportivo, Djokovic ha discusso della sua longevità, lui che ha raggiunto le semifinali in tutti e quattro i tornei del Grande Slam questa stagione a 38 anni:

«Dopo i Giochi Olimpici e la mia medaglia d'oro, molti pensavano che avrei messo fine alla mia carriera. Ma non gioco solo per i titoli.

Naturalmente, i titoli sono una fonte di motivazione importante, ma ciò che mi spinge prima di tutto, è l'amore per la competizione.

Amo il processo, amo ciò che il tennis mi dà, a me, alla mia famiglia e ciò che posso dare finché sono ancora in attività.»