« Crampi, inquinamento e il 95% di umidità »: la reazione di Panatta dopo il ritiro di Sinner a Shanghai

Jannik Sinner, numero 2 al mondo, ha dovuto lasciare il campo barcollando, sorretto dal fisioterapista. Incapace di portare la sua borsa, sembrava completamente svuotato fisicamente e ha dovuto ritirarsi contro Griekspoor al terzo turno di Shanghai (6-7, 7-5, 3-2).
Ospite del programma La Domenica Sportiva su Rai 2, l’ex tennista italiano Adriano Panatta ha commentato questo ritiro, non usando mezzi termini:
« Perde quasi mai e raggiunge sempre la finale. Ma questa volta non ha perso contro il suo avversario, ma contro un problema fisico piuttosto naturale, perché le condizioni di gioco a Shanghai erano brutali. A Shanghai, l’ho visto molto provato, ma non solo lui, tutti i giocatori. Ci sono stati ritiri, vomiti…
Ci sono 36/37 gradi e si gioca all’aperto e non al coperto. C’è un tasso di umidità del 95% e un tasso di inquinamento dell’84%, che viene indicato come malsano e l’attività sportiva non è raccomandata. È logico che i giocatori si lamentino, ma quando si fa un’attività sportiva in tutto il mondo e in tutti i continenti, può succedere. »