« C'è troppo tennis senza una vera posta in gioco »: la dura accusa di Tim Henman contro il calendario ATP
Mentre i Masters 1000 vengono prolungati e i tornei si susseguono senza sosta, Tim Henman interpella l'ATP: bisogna ridare senso e ritmo al calendario. Il suo suggerimento: ridurre la durata dei grandi appuntamenti e reintrodurre vere settimane di riposo.
Il calendario ATP è stato uno degli argomenti di discussione più importanti della stagione 2025. Molti giocatori si sono lamentati della sua densità e dell'organizzazione dei Masters 1000 su dodici giorni, che sembra avvantaggiare più i tornei che i giocatori.
In vista della finale del Masters, l'ex numero 4 mondiale Tim Henman ha fornito la sua analisi sul calendario, ritenendo che a volte manchi « di un filo conduttore leggibile »:
« A volte c'è troppo tennis senza una vera posta in gioco. A febbraio, si possono contare fino a dodici tornei in quattro settimane. Avete Sinner che gioca qui, Alcaraz là, Zverev da un'altra parte e Djokovic in un altro posto. Per i tifosi, non c'è un filo conduttore leggibile.
Avere settimane senza tennis è una buona cosa. Permette ai giocatori di riposarsi e ai tifosi di ritrovare il desiderio prima del prossimo torneo. Non sono un grande fan della F1, ma è abbastanza semplice da seguire: una gara ogni due settimane, una ventina di gare in totale, punti che si sommano e pause tra l'una e l'altra.
Il tennis ha punti di forza formidabili, come i Grandi Slam e i Masters 1000, ma i Masters su dodici giorni sono troppo lunghi. Otto o nove giorni funzionano meglio: permette ai giocatori di esprimersi al massimo livello avendo al contempo tempo per recuperare e riposarsi.
Al momento, è difficile per i tifosi orientarsi. Se potessi cambiare qualcosa, sarebbe l'organizzazione del calendario. »